Un progetto per il Centro Nuoto di Vignola
Il “Centro Nuoto Intercomunale” fu progettato nel 1969 dagli architetti Cesare Leonardi e Franca Stagi e realizzato per fasi negli anni a seguire: tra il 1972 e il 1975 furono costruite le vasche scoperte, il parco circostante e il primo stralcio dell’edificio, nel 1982 venne completata la piscina coperta e i servizi annessi.
Si tratta di un progetto conosciuto e apprezzato nell’ambito della cultura architettonica del secondo Novecento, tanto da essere stato pubblicato su alcune delle più importanti riviste di architettura (si ricorda in particolare l’ampio spazio dedicato al Centro Nuoto da Bruno Zevi sulla rivista “L’architettura. Cronache e Storia”, ma anche le numerose apparizioni su riviste di settore italiane e internazionali).
I meriti riconosciuti agli autori emergono chiaramente dalla lettura delle pubblicazioni dell’epoca. In particolare si evidenziava come si trattasse di un’architettura autenticamente moderna ed inedita – inserita in modo puntuale in un contesto “complesso” dal punto di vista storico e paesaggistico.
La costante affluenza di pubblico che ha caratterizzato la struttura fino ai nostri giorni ha testimoniato nei fatti come Leonardi e Stagi avessero concepito con lungimiranza una struttura a valenza territoriale destinata allo sport, al tempo libero e al riposo, capace di anticipare di decenni tendenze in voga solo in anni più recenti.
Non è un caso che, dalla sua costruzione ad oggi, il Centro Nuoto non abbia mai perso il ruolo di primaria struttura polivalente del comprensorio, punto di riferimento sia per la città di Vignola che per tutti i comuni circostanti.
A partire da questi presupposti è stata redatta nel maggio 2009 una strategia di recupero complessiva (studio di fattibilità) suddivisa in fasi di intervento successive: restauro del calcestruzzo, adeguamento e rifunzionalizzazione di spazi in disuso o non più adeguati alle normative, possibile ampliamento dell’edificio (vai al progetto) e dell’area sportiva adiacente (vai al progetto), ripensamento dei collegamenti e delle dinamiche in atto con il contesto. A questo proposito si sottolinea come la conservazione del Centro Nuoto, inteso sia come complesso architettonico di valore storico che come struttura pubblica di esemplare valenza sociale, non si possa limitare alla sola salvaguardia dell’architettura ma debba rappresentare uno stimolo a considerarne la centralità nei futuri piani di sviluppo urbano.
La prima fase di intervento riguarda una serie di opere destinate alla manutenzione della struttura, rese necessarie sia dall’aggravarsi dei fenomeni di degrado del calcestruzzo che dalla modificazione d’uso di alcune parti dell’edificio e del parco.
In particolare gli interventi di
– rifacimento della copertura
– restauro delle superfici in cemento armato
– recupero e integrazione delle pavimentazioni esistenti
– manutenzione del verde
costituiranno il primo passo verso un’opera di riqualificazione complessiva del Centro Nuoto e del suo contesto paesaggistico.